AtterraggioL'atterraggio è la fase del volo in cui un aereo prende contatto con il suolo. Di solito gli aerei atterrano negli aeroporti dove le piste sono appositamente progettate per rendere il più sicuro possibile questa delicata fase. Quando si atterra su una portaerei si parla di appontaggio; quando invece si atterra sull'acqua si parla di ammaraggio.
Per atterrare, bisogna perdere gradualmente velocità e quota, impostando una discesa ad angolo costante che conduce alla soglia pista. L'angolo di discesa è simile a quello a cui planerebbe l'aereo a motore spento, in modo da poter atterrare anche in caso di problemi al motore; in realtà è anche possibile tenere un po' di potenza per rendere la planata meno ripida, ma questa manovra è più pericolosa. Per mantenere velocità minori senza andare in stallo, si usano i
flaps. Qualche metro prima di toccare la pista il pilota esegue la manovra di raccordo, cioè riduce gradualmente l'inclinazione della traiettoria tirando verso di sé la cloche fino a portare l'aereo parallelo alla pista, per inerzia l'aereo percorre qualche metro orizzontalmente e tocca delicatamente la pista con i carrelli. Sugli aerei più grandi dopo l'atterraggio vengono aperti gli spoiler o deflettori (talvolta erroneamente definiti freni aerodinamici o aerofreni) per diminuire la portanza delle ali, ottenere un'aderenza migliore con il suolo, e rendere l'azione frenante più efficace. Infine vengono attivati i freni sulle ruote. Il peso dell'aereo fa sì che al contatto col suolo gli pneumatici lascino sottili strati di gomma sulla pista; questi sono rimossi periodicamente tramite Idrosgommatura per evitare eccessivi accumuli di materiale.
La velocità di atterraggio dipende dalle certificazioni dei vari aerei, ma un aeromobile medio (ad esempio un Boeing 737) atterra con una velocità di circa 140-130 nodi (260–240 km/h circa), i piccoli monomotori intorno ai 90–100 km/h, gli
alianti e gli ultraleggeri anche più lentamente.
Negli ultimi modelli di aeroplani, grazie alle moderne tecnologie aeronautiche e all'
ILS (Instrument Landing System, Sistema di Atterraggio Strumentale), la fase di avvicinamento può essere completamente gestita dal computer di bordo senza che il pilota tocchi la cloche: questa pratica aumenta considerevolmente le condizioni di sicurezza in caso di scarsa visibilità dovuta al maltempo o alla nebbia. Tuttavia l'atterraggio deve essere effettuato manualmente, salvo in rari casi.
AppontaggioQuando si atterra a bordo di una portaerei, si parla di appontaggio. Per atterrare su una portaerei, gli aerei devono essere dotati di un gancio di coda che serve ad agganciare uno dei quattro cavi d'arresto presenti sul ponte. È un sistema estremamente pericoloso, tanto che gli appontaggi vengono considerati come degli schianti controllati: infatti l'aereo viene frenato da una velocità di circa 250 km/h a 0 km/h in circa 100 metri, la lunghezza della pista di atterraggio a bordo. Per rendere più sicura questa fase, la portaerei si posiziona controvento e spinge al massimo i motori, in modo da ridurre la velocità relativa dell'aereo rispetto alla nave.
Fonti:Wikipediep.s. SOno presenti dei collegamenti ad argomenti del forum di flightgear